Autore: Francis Véber
Traduttore: Filippo Ottoni
Regia: Roberto Bena
Scenografia: Marco Mancin
Trama:
Il mondo dell’alta società borghese. Quando tutto è già stato sperimentato non c’è altro da fare per combattere la
noia che avvolge i salotti della buona società, non resta che prendere in giro qualche povero malcapitato. E’ il divertimento preferito di Pierre e del gruppo dei suoi amici che tutti i mercoledì si trovano a casa di qualcuno per la “cena dei cretini”. Il segreto per essere il migliore? Cercare di invitare il soggetto più cretino possibile in modo da poter essere proclamato il vincitore della serata. Questa volta il malcapitato è Francois Pignon, appassionato di modellini costruiti con i fiammiferi e autorevole candidato ad accaparrarsi la palma di miglior cretino. Ma Pierre, nel momento in cui lo incontra, non è ancora consapevole del fatto che la situazione gli scapperà di mano e che il cretino, tra gags esilaranti e colpi di scena al limite della credibilità, riuscirà a “rovesciare la frittata” trasformandosi inconsapevolmente da perseguitato in persecutore. La “cena dei cretini” avvolge i
protagonisti in un’aura ad altissimo contenuto di perfidia, esaltata dall’incalzare dell’intreccio che, con un meccanismo di alta precisione degno di un “vaudeville” del primo novecento, trasforma ogni azione del malcapitato Pignon in una catastrofe che piomba sulla testa del suo calunniatore cosicché alla fine a vincere la palma di cretino sarà proprio lui, Pierre e tutto il mondo alto borghese che gli gira intorno. Ma l’astuzia , l’originalità, la bravura di Véber sta proprio nel finale dello spettacolo. Quando il pubblico si aspetta il solito “lieto fine” con il “buon Pignon” che da cretino diventa persecutore rendendo “pan per focaccia” al cinico e cattivo Pierre dando ancora spazio al dilagare del perbenismo ed alla aspettativa di un epilogo del tutto scontato, ecco il colpo di scena finale, il colpo da maestro che rimette i tasselli del mosaico proprio la dove devono stare: il cretino è veramente cretino, il cinico è veramente cinico, la società del perbenismo borghese è veramente malata.
Genere: Commedia moderna brillante.
Dove siamo stati
12 giugno 2011 – Salone Polifunzionale Gioannini – San Giusto
11 maggio 2011 – Teatro La Serra – Ivrea
28 novembre 2010 – Teatro Araldo – Torino
13 novembre 2010 – Agriturismo La Nouvelle – San Gillio
03 giugno 2010 – Ristorante La Burnia – Drubiaglio di Avigliana
29 maggio 2010 – Teatro civico – Bosconero
06 marzo 2010 – Salone Polifunzionale – Agliè
27 febbraio 2010 – Rassegna Teatrale – Druento
16 gennaio 2010 – Caluso – Teatro Parrocchiale S.Andrea
28 novembre 2009 – Chivasso – Sede Croce Rossa
27 luglio 2009 – San Mauro Torinese Teatro Gobetti
02 giugno 2009 – Montanaro Sagra del Canastrel
02 maggio 2009 – Chivasso Teatrino Civico
21 marzo 2009 – Montanaro Ca’ Mescarlin