Teatrino Civico di Chivasso
Settembre 25, 2015Nel 1739 viene costruito, su progetto del Padre Gesuita architetto Antonio Falletti dei Marchesi di Barolo, il palazzo che avrebbe ospitato il convento delle Clarisse. Al piano terra, di fianco all’ingresso principale, sorgeva una cappella consacrata a Santa Chiara.
Nel 1834 il palazzo passa dalle Clarisse al Comune e subisce interventi di ristrutturazione ad opera del IX Reggimento di Fanteria: la cappella viene sconsacrata e, nel 1864, seguendo l’esempio di tantissime città di provincia, Chivasso ne decide la trasformazione in teatro su progetto dell’ingegner Fausto Gozzano, padre del poeta Guido.
Palazzo Santa Chiara, pur essendo nato come convento, per proporzioni ed eleganza ricorda una delle tante dimore sabaude sparse sul territorio piemontese, caratterizzate dalla presenza al loro interno del proprio teatrino di corte.
Proprio per questo motivo, dopo aver effettuato accurate ricerche storiche e d’archivio, ma soprattutto dopo aver, nel corso dei lavori, effettuato interventi di sgrossatura e pulizia sui paramenti lignei dei palchi e dei pilastrini che hanno dato luogo al rinvenimento di delicate decorazioni a losanghe di varie tonalità cromatiche blu, oro e ocra, si è optato per la ripresa totale dei colori originali. Inoltre i piccoli teatri di corte, come ci ricorda il Bibiena, proprio per effetto ottico erano solitamente interpretati con colori tenui e chiari come azzurro e oro o bianco e oro.
La ritrovata dignità di questo piccolo ma importante luogo di cultura dotato dei più sofisticati impianti tecnologici, di sicurezza e di comfort, consentono non solo alla città di Chivasso, ma a tutta la Regione di avere un riferimento in più per raffinati quanto esclusivi eventi.