Su La Nuova Periferia, parlano del nuovo spettacolo della Compagnia della Rosa
Febbraio 14, 2019Articolo a cura di Lorena Rusu
La rOsa dei 20 è una compagnia teatrale avente sede a Montanaro. Nasce all’interno dell’Associazione culturale La rOsa dei venti e proviene da una esperienza ventennale di palcoscenico maturata all’interno di un’altra associazione culturale la cui esperienza si era ormai esaurita.
“La Compagnia della rOsa ha condotto un’intensissima attività in campo teatrale. Partendo dall’esperienza pregressa maturata in spettacoli che spaziavano nell’ambito di generi teatrali diversi, dal vaudeville di inizio novecento alle più spigliate commedie moderne come Rumori fuori scena di Michael Frayn, il nuovo gruppo si è dato obiettivi molto ambiziosi.”
Il lavoro portato avanti dalla compagnia gode di spettacoli diversi tra loro, destreggiandosi tra commedie come “La cena dei cretini”, spettacoli più intensi come “Passio Domini secundum rOsam”, dramma sacro sulla Passione di Cristo e tematiche sociali con “I nuovi santi, dimenticati”.
“Dopo l’esperienza comica, il gruppo torna al teatro sociale. Nasce così “I nuovi santi, dimenticati”. Il tema è quello delicato delle morti sul lavoro, le cosiddette “morti bianche”, dove con espliciti richiami vengono evocati “gli angeli del fuoco”, la drammatica vicenda degli operai della Thyssen. Con questo spettacolo la Compagnia della rosa partecipa alla “Settimana della sicurezza” organizzata dal Comune di Torino in collaborazione con l’Associazione Sicurezza e Lavoro di Torino che da anni si occupa del problema delle morti bianche.”
Sono molte le rappresentazioni portate in scena dalla compagnia e quest’anno non saranno da meno. Infatti a marzo torneranno sul palcoscenico con un classico della letteratura shakespeariana. Sarà proprio “Sogno di una notte di mezza estate” a prendere vita. La penna di Shakespeare imprime le pagine del copione, rivisitato in chiave più moderna e fruibile al pubblico da Roberto Bena, veterano della compagnia e regista di molti spettacoli.
Le ambientazioni scelte saranno di grande impatto per lo spettatore che si troverà di fonte a uno spettacolo conosciuto, vista l’importanza dell’opera trattata, ma allo stesso tempo innovativo e imprevedibile.
I costumi sono stati studiati nei minimi dettagli e giocheranno un ruolo molto importante nella rappresentazione. La magia sarà presente in tutte le sue forme e darà un tocco in più allo spettacolo.
Roberto Bena dice – “Sogno è una splendida lezione di metateatro tutto giocato tra i piani del reale e del fantastico che rende la più magica delle commedie shakespeariane fruibile amabilmente da un pubblico adulto come da un pubblico giovane. La scelta registica seguita è quella di rendere la commedia molto spigliata e divertente calandola in un contesto più vicino al gusto attuale. Per questo motivo si guarda al mondo dell’epoca hippy. In fondo ‘i figli dei fiori’ erano calati nel mondo naturale come le fate, i folletti ed i fantastici personaggi protagonisti del mondo fantastico del ‘sogno’. Gli ingredienti ci sono tutti: fantasia, magia, amore, natura; ora spetta al pubblico il giudizio finale, e, per dirla con Puck, ‘se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno e come una visione di fantasia la nostra apparizione’. Vi aspettiamo tra le ombre per trasportarvi nel magico mondo del teatro”.
L’opera andrà in scena il 30 marzo al Teatrino Civico di Chivasso.