Una serata speciale, con Muin Masri, autore del volume “Vendesi croce” che, attraverso la sua ultima raccolta di racconti e pensieri sparsi tra Palestina e Italia, in modo incisivo e ironico, delicato e poetico, ci accompagnerà in un itinerario nel cuore della Palestina, svelando i drammi e le complicazioni della vita in una terra cardine della civiltà ma anche il dramma di vivere in un paese di pace avendo radici e famiglia in terra occupata.
Le storie di Masri, ricche di umanità, coinvolgono il lettore conducendolo con pacatezza attraverso le tappe di una storia complessa di una terra dove i conflitti sono cristallizzati nel cuore della gente, come una tara dalla quale non ci si può sottrarre.
Non mancheranno gli spunti di riflessione, accompagnati dalla moderatrice della serata, la giornalista Rita Cola.
Se volete “Vendesi croce”
“Vendesi croce” è acquistabile in libreria, on line presso la casa editrice (a questo link Edizioni Nautilus Torino – Vendesi Croce). A Montanaro il volume sarà disponibile presso la Cartolibreria Zia Patu, in piazza Luigi Massa.
Chi è l’autore.
Muin Masri (Nablus, 20 Marzo 1962 – www.muinmasri.it) è uno scrittore e blogger italiano palestinese che vive in Italia dal 1985. È autore di racconti, romanzi, radiogrammi: “Vendesi croce” è il dodicesimo libro cartaceo pubblicato.
Dice di sè: “Sempre nel posto sbagliato! Nato in Palestina ma sono anche italiano, parlo un’altra lingua ma non mi sono mai scordato l’arabo, laureato in Scienze Politiche ma di mestiere faccio l’informatico, sono romanziere ma amo le poesie, adoro i gatti ma ho un cane per amico. Ho imparato a preferire la diversità e lo spaesamento all’idea di un’identità fissa. A volte mi sembra di essere nel posto sbagliato, ma non mi sono mai sentito estraneo da nessuna parte.”
Il libro “Vendesi croce”
“Vendesi croce” è edito dalle Edizioni Nautilus Torino, legate al Polo Museale del Canavese.
Riportiamo un estratto dalla pagina del sito della casa editrice:
[…] Muin Masri ha manifestato e manifesta grande tolleranza rifuggendo i contrasti con uno spirito squisitamente pacifista che fa di lui un punto di riferimento per quella parte di popolazione italiana giunta in questo paese per restare e porre radici.
I suoi racconti accompagnano il lettore attraverso i drammi della Palestina, massacrata da una guerra feroce, talora strisciante, altre volte conclamata con drammatiche ricadute sulla popolazione civile con atrocità d’altri tempi. Di fronte ai massacri, rispetto ai quali gli occidentali hanno normalmente atteggiamenti tiepidi, la prosa di Muin insorge instillando il travaglio interiore di chi si sente impotente di fronte a drammi epocali che in questo esordio di III millennio si credevano scomparse dalla storia dell’umanità. La dura realtà dei drammi profondi della terra mediorientale Masri la racconta con un’ironia coinvolgente, dove non risparmia se stesso, pronta a volgere in pianto quando si addentra nelle vicende più dure e paradossali della sua esperienza secondo un equilibrio costantemente sbilanciato a favore di chi impugna le armi.